De Tuoni Dario

De Tuoni Dario
 Dario De Tuoni

Nato il 29 novembre 1892 a Innsbruck, in Austria. Studiò a Graz. Quando iniziò a prendere lezioni da Joyce, nel 1913, aveva già pubblicato un volume in versi intitolato Preludio.
De Tuoni aveva un forte interesse per la poesia e la scrittura d’avanguardia (in particolar modo il futurismo), e accadeva spesso che si trovasse a recitare poesie e discutere degli ultimi sviluppi letterari assieme al suo insegnante di inglese, tanto da chiedere a Joyce di contribuire alla rivista futurista italiana “Procellaria”.

Con la prima Guerra Mondiale, De Tuoni venne arruolato nel 97° reggimento, un’unità austriaca composta in prevalenza da triestini, che venne decimata nella regione russa della Galizia all’inizio della guerra. De Tuoni disertò arruolandosi nell’esercito italiano (sopportando anche il peso della disapprovazione dei suoi genitori che erano di sentimenti filo-austriaci). Nel 1916, in trincea, soffrì di un principio di assideramento e trascorse un anno di convalescenza a Firenze, dove fu attivo nei circoli artistici e in quelli socialisti. Nel 1918 ritornò al fronte.
Dopo la guerra, ritornò a Trieste e lavorò come insegnante, giornalista e critico d’arte; mantenendo contatti con diverse importanti personalità artistiche e letterarie, tra le quali Giani Stuparich, Dino Campana e Carlo Linati, oltre al pittore Tullio Silvestri cui ebbe occasione di presentare Joyce. Pubblicò diversi volumi di versi, un romanzo, Che fortuna la sua morte, uno studio sul Carpaccio e altre monografie. Morì nel 1966.

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